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Come avviene il processo di reticolazione per irradiazione dei cavi RADOX?

Sottoposti come sono a grandi sforzi e ad alte temperature, i componenti dei motori elettrici richiedono caratteristiche peculiari.
In questo articolo approfondiamo uno dei processi che garantisce al cavo RADOX resistenza e stabilità: il processo di reticolazione per irradiazione.

L’isolamento dei cavi RADOX

  • Non fonde, nemmeno se sottoposto ad alte temperature, come ad esempio se in contatto con la stagnatrice
  • Conserva le proprie caratteristiche meccaniche ed isolanti anche a temperature di 250°C
  • Presenta un comportamento simile ai termo-retraibili, grazie al quale piccole deformazioni causate dalle lavorazioni possono essere ripristinate con il solo apporto di calore.

DALLA VULCANIZZAZIONE ALLA RETICOLAZIONE

Il processo di reticolazione di materiali sintetici somiglia alla vulcanizzazione della gomma.
La gomma naturale è infatti termoplastica, ma Good Year scoprì che con l’aggiunta di zolfo, se esposta per pochi minuti ad una temperatura di 150°C, la gomma non appiccica più e diventa dura ed elastica.

Lo stesso risultato può essere ottenuto anche in materiali sintetici, mediante il processo di reticolazione.
Tale processo può essere ottenuto:

  1. Mediante reagenti chimici, sotto l’influenza di temperature e pressioni elevate
  2. Mediante irradiazione con raggi di elettroni (raggi beta o gamma).

Oggi andiamo a spiegare il processo di irradiazione con raggi di elettroni (cross linking)

RETICOLAZIONE PER MEZZO DI RAGGI DI ELETTRONI (CROSS-LINKING)

I materiali termoplastici sono composti di lunghe e sottili molecole disposte in ordine casuale.

La resistenza di tali materiali dipende:

  • Dalla distanza tra le molecole
  • Dai legami tra le catene di molecole
  • Dalla struttura cristallina delle molecole
  • Dalla forza di attrazione tra le molecole (nel caso di materiali polarizzati)

Le diverse catene di polimeri all’interno di un materiale termoplastico non reticolato assomigliano ad un piatto di spaghetti: l’adesione tra uno spago e l’altro è l’unica forza che li tiene aggregati.

Appena il materiale viene scaldato, questo semplice legame di adesione viene meno e le molecole sono libere di scivolare le une sulle altre, con conseguente fusione del materiale (un po’ come se al piatto di spaghetti si aggiungesse dell’olio!).

Quando il materiale si raffredda, i legami si riformano, stabilendo una nuova struttura.

Con irradiazione mediante raggi di elettroni, si può modificare la struttura cristallina delle catene di polimeri, trasformandola da termoplastica e fondibile in elastomerica e non fondibile.

il processo di reticolazione per irradiazione nei materiali sintetici

il processo di reticolazione per irradiazione nei materiali sintetici

Le figure mostrano il processo di reticolazione del Polietilene: due catene di molecole adiacenti vengono bombardate di elettroni, che scindono alcuni legami C-H liberando atomi di idrogeno.

       

Per raggiungere un nuovo equilibrio energetico, gli atomi di carbonio “spaiati” creano nuovi legami con altri atomi di carbonio appartenenti a catene adiacenti, dando vita ad una struttura a rete molto resistente, sostenuta da doppi-legami carbonio.

RISULTATO

Una volta reticolato, il materiale non fonde più, nemmeno a elevate temperature.

Inoltre la presenza di semplici forze di adesione, unite a doppi-legami carbonio, dona al materiale un comportamento simile ai termo-retraibili, in quanto le alterazioni provocate da compressione e trazione vengono eliminate non appena il materiale viene scaldato.

Ecco perché i cavi RADOX sono i migliori per le Macchine Elettriche – le loro caratteristiche uniche sono frutto di un processo produttivo altamente tecnologico, che garantisce prestazioni inimitabili!

 

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