Il rispetto dei limiti di legge per le emissioni in atmosfera è una prerogativa imprescindibile per le aziende. In questo caso di studio vedremo come siamo riusciti a venire incontro all’esigenza di un cliente, permettendogli di ridurre le emissioni da 130mg/nm3 a meno di 50mg/nm3 per mezzo di un prodotto per impregnazione a base acqua a basso impatto ambientale.
Emissioni in atmosfera: un problema normativo non indifferente
La normativa sulle emissioni in atmosfera che fa riferimento al D.Lgs 183/2017, restyling del precedente D.Lgs 152/2006, evidenzia i massimali di emanazione per ogni settore produttivo e prevede importanti sanzioni alle attività industriali che eccedono quei massimali.
Il cliente preso in esame opera nel settore della produzione di statori avvolti in bassa tensione e le sue attività sono destinate a molteplici applicazioni: motori per bruciatori, idropulitrici, compressori, macinacaffè, apri-cancelli, motoriduttori, ascensori, elettropompe di superficie e sommerse, e molto altro.
Tutte queste attività comportavano un elevato tasso di emissioni in atmosfera che superava notevolmente il nuovo e più restrittivo limite di 50mg/nm3 imposto dalla legge per il settore di appartenenza dell’azienda.
I prodotti usati per l’impregnazione degli statori fino a quel momento garantivano il rispetto dei massimali ma un aggiornamento della normativa vigente ha fatto si che il quantitativo di emissioni prodotte eccedesse il limite consentito. Risultava perciò necessario trovare una soluzione per rispettare i nuovi limiti di impatto ambientale imposti dalla regione.
Un prodotto per impregnazione esente da SOV per rispondere alle esigenze del cliente
Per risolvere il problema del cliente legato alle emissioni in atmosfera, abbiamo proposto come soluzione un nuovo prodotto per impregnazione a base di acqua totalmente esente da SOV (Sostanze Organiche Volatili).
Per implementare la soluzione proposta abbiamo eseguito un intervento sul campo immediato a seguito della soluzione. Come prima attività si è portato a termine un controllo del ciclo produttivo e del forno di cottura per evitare anomalie in produzione.
Dall’accertamento è emerso che il forno era completamente starato. Per ovviare a questo problema abbiamo contattato il costruttore del forno per un intervento di ripristino del ciclo prima di eseguire il cambio prodotto.
Una volta risolta la problematica del forno del cliente abbiamo attuato alcune prove di verniciatura in laboratorio, e successivamente abbiamo eseguito un secondo intervento sul posto.
In questo secondo incontro abbiamo eseguito un test del prodotto proposto sui loro pezzi e alcune prove di verniciatura industriale nel loro ciclo.
Il risultato del nostro intervento ha garantito:
- La rimessa a punto del ciclo e la diminuzione del valore di emissioni in atmosfera entro i limiti legali
- Un risultato estetico ottimale
- Un risparmio del costo per pezzo
- Il recupero di tutto il prodotto utilizzato in precedenza, che altrimenti sarebbe stato smaltito con un notevole impatto in termini di costo di smaltimento